13 maggio 2009

... la settimana CULTURALE

La FELLINI e la ... CULTURA

Io, un giorno crescerò
e nel cielo della vita volerò,
ma un bimbo che ne sa
sempre azzurra non può essere l’età.
Poi, una notte di settembre mi svegliai,
il vento sulla pelle,
sul mio corpo il chiarore delle stelle.
Chissà dov’era casa mia,
e quel bambino che
giocava in un cortile!
Io, vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho
…..
(I Nomadi)

La settimana culturale vuole essere la sintesi finale di tante esperienze vissute nel corso dell'anno sia all'interno che all'esterno della scuola.
Prendono valore a questo proposito anche le uscite didattiche.
Il valore sociale e pedagogico delle uscite didattiche è sempre stato valorizzato visto che, ogni anno, i bambini della scuola vengono coinvolti in molte iniziative extrascolastiche.
Il valore sociale e pedagogico del campo scuola è altamente riconosciuto visto che, tutti gli anni, a partire dalle classi terze, si effettuia questa importante ed interessante esperienza di crescita.
Un vecchio proverbio del Quebec dice: i genitori possono offrire ai figli soltanto due cose: Radici ed Ali. Ci piacerebbe ripetere questo proverbio sempre, anche in questa occasione poter dire: gli educatori possono offrire ai bambini soprattutto due cose: Radici ed Ali.
Le “radici” della tradizione sociale e culturale.
Le “ali” degli strumenti che possono consentire ai ragazzini di conoscersi e di esprimersi.
Per crescere e per imparare a contare e a gestire creativamente una società che, da loro e attraverso loro, avrà un futuro.
Così funzionano i “campi scuola”: essi consentono di stabilire rapporti radicanti con le tradizioni, con la storia, con le leggende, con il territorio che le ha accolte, ispirate, con i monumenti che ne costituiscono la traccia, con le popolazioni che le abitano, … con tutte quelle cose con cui i ragazzi possono confrontarsi mediante scambi interculturali che allargano orizzonti di esperienze e di umanità.
E, ancor di più, i campi scuola, consentono ai ragazzi di sperimentare attraverso attività ludiche, la propria percezione, visione e comprensione del mondo. Ovvero di mettere a punto la propria personale modalità di approcciare la vita. Il gioco che anima il campo scuola e rende l’apprendimento piacevole si trasferisce anche tra le pareti scolastiche perché il sapere è fonte di vita intellettuale, scientifica, … la forza invincibile di un’esperienza vissuta con la gioia e il coinvolgimento della creatività, della scoperta e delle regole condivise.
È proprio il gioco, finalizzato alla conoscenza, alla sperimentazione, alla scoperta, all’apprendimento, alla ricerca, fornisce ogni possibilità ed ogni regola necessaria a strutturare, nei bambini, il rispetto per la società civile.
Offrire ai bambini l’esperienza del campo scuola significa dotare la scuola e la società di un’abitudine al radicamento e alla progettazione creativa, al rispetto delle regole del vivere insieme e alla valorizzazione del patrimonio intesi come “fattori di crescita”.
Fattori capaci di stimolare le possibilità migliori in ciascun bambino; di stimolare la parte migliore della personalità di chi cresce; di sollecitare l’autostima e di valorizzare il meglio che ciascun essere umano è, ha e può esprimere.
Un campo scuola è stato effettuato ad ONANO (VT) nel mese di febbraio dai bambini delle classi Terze. Oltre al paesino di Onano hanno visitato: il lago di Bolsena, il museo del lago, il museo dei minerali, le cascate di Saturnia. Ecco alcune immagini:




LA SETTIMANA DELLA CULTURA
La settimana della cultura all’interno delle settimane tematiche può essere improntata su un interesse storico - artistico, realizzando una serie di visite presso i musei, i palazzi, i monumenti, le ville di Roma, approfittando delle aperture straordinarie e degli ingressi gratuiti nei musei più belli della città; le uscite didattiche e i percorsi precedentemente programmati dalle insegnanti costituiscono un valido approfondimento del lavoro svolto in classe imperniato sulla educazione alla convivenza civile.
Durante la settimana della cultura saranno visibili tutti i lavori prodotti dagli alunni a conclusione di una serie di progetti:
- il “progetto nonni”, svoltosi in più incontri, durante i quali vari nonni hanno parlato di sé e della loro vita, affrontando temi riguardanti il gioco, le abitudini alimentari e le tradizioni legate alle festività e come queste si svolgevano ai tempi loro. È stato “viaggio nel tempo”, che ha permesso ai bambini di rivisitare i periodi storici non facenti più parte dell’attuale programma di Storia, ha suscitato un profondo interesse ed è stato veramente apprezzato: ha rappresentato una concreta testimonianza sugli orrori della guerra, scaturendo la riflessione di ciascun alunno di quanto sia importante per l’uomo vivere in pace e di trasmettere il valore della pace alle generazioni future, affinché nessuno dimentichi gli errori compiuti;
- il progetto dei medici clown “naso rosso”, che ha riguardato tutte le classi della scuola;

- un incontro finale riguardante il “progetto di intercultura” condotto da Ribka, progetto che l’anno scorso ha coinvolto tante classi

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